fonte: www.ragusah24.it
autore: Davide Bocchieri
Due interventi, uno a Sampieri l’altro a Santa Croce.
In entrambi i casi i militari dell’Arma hanno arrestato dei rapinatori.
Nel corso del primo pomeriggio, i Carabinieri della Tenenza di Scicli hanno arrestato in flagranza del reato di tentata rapina uno sciclitano di 40 anni, pregiudicato.
Intorno alle ore 12, infatti, i militari dell’Arma hanno ricevuto una segnalazione di una tentata rapina all’interno di un esercizio commerciale di Sampieri.
Giunti sul posto, i Carabinieri hanno contattato la vittima, ovvero il proprietario di un bazar, che ha riferito che poco prima un uomo si era introdotto nel proprio esercizio commerciale e, puntandogli un coltello alla gola, lo aveva minacciato di consegnargli il denaro.
Tuttavia, la vittima riusciva a svincolarsi dall’aggressore ed a chiamare il 112.
Dunque, alcune pattuglie dell’Arma riuscivano immediatamente a rintracciare il 40enne poco distante il bazar e, dopo averlo sottoposto a perquisizione personale, lo trovavano in possesso di un grosso coltello da cucina, utilizzato poco prima per tentare la rapina.
L’altro intervento a Santa Croce. I militari della Stazione carabinieri di Santa Croce Camerina hanno arrestato un rapinatore all’interno dell’ufficio postale di quel centro.
Poco prima dell’una – l’ufficio postale aveva chiuso alle 12.30 – all’interno della filiale di Santa Croce erano rimasti solamente la direttrice e due operatori, intenti a chiudere la contabilità del giorno. A un certo punto, con grande stupore (la porta era ben chiusa), si sono trovati nell’ufficio una persona senza capire da dove fosse entrata. In realtà, s’è scoperto dopo, il giovane ma già esperto rapinatore, approfittando della propria corporatura minuta, era entrato dalla finestra sul retro passando tra le inferriate, facendosi anche aiutare dal complice che lo ha spinto dentro con forza.
Il giovanotto, coperto da sciarpa e berretto, con guanti e taglierino, ha intimato ai presenti di consegnare i soldi.
Purtroppo per lui, la bravissima direttrice aveva già chiuso cassaforte impedendone irrimediabilmente l’apertura se non attendendo il timer.
Percepito il fallimento, il giovane ha puntato il taglierino verso un dipendente minacciandolo al fine di farsi aprire la bussola dell’ingresso.
Fatto ciò, il rapinatore è uscito, scoprendo però che non poteva aprire la porta esterna e in più nello stesso istante gli hanno pure chiuso la bussola. Trovatosi in trappola ha tentato di uscire dalla finestra dell’atrio, del tutto simile a quella da dove era entrato ma in quel mentre sono entrati due carabinieri e gli hanno messo le manette.
Infatti i carabinieri avevano ricevuto una telefonata da un passante che aveva segnalato un uomo che stava spingendo un ragazzino tra le inferriate della finestra. I militari sono accorsi e lo hanno preso in trappola.
Immediate, tramite la centrale operativa 112 provinciale, le ricerche dell’auto in fuga. Sono stati allertati tutti i reparti delle provincie di Ragusa, Siracusa e Catania e immediati sono stati impiantati i posti di blocco.
Purtroppo però l’auto è risultata rubata e probabilmente il complice è fuggito su di un’auto “pulita” riuscendo a passare le maglie dei controlli.
Le ricerche però sono ancora in corso e i militari non escludono di riuscire nell’impresa di rintracciare il complice, sicuramente collocabile tra gli amici dell’arrestato ad Aci Catena o nei dintorni.
Il ladro, un giovane etneo, è finito in cella.