fonte: Giornale di Sicilia
autore: Silvia Iacono
Enel, Telecom e forze dell’ordine si sono unite per bloccare una sequenza di furti di cavi di rame e alluminio nella zona di Comiso.
I due filoni d’indagine “Alta Tensione” 1 e 2 hanno permesso di arginare il fenomeno. Sono state così l’installate telecamere che hanno portato all’arresto di tre ladri.
Il Gip del Tribunale di Ragusa su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso i provvedimenti di cattura per i reati di furto aggravato, fatti commessi in concorso tra loro per Andrea D’Angelo , di 29 anni, Jacopo Verzeroli,di 35 ann,i e Fernando D’Amanti, di 34 anni.
I dirigenti del settore sicurezza di Telecom spa hanno contattato gli uffici della Questura di Ragusa per la tutela delle linee telefoniche ed in particolar modo degli utenti, come proprietari di aziende del settore agroalimentare e zootecnico della provincia di Ragusa che hanno subito ingenti danni alle loro attività.
Le telecamere hanno permesso di constatare che gli arrestati avrebbero rubato i cavi telefonici per bruciarli, prelevare il rame o l’alluminio.
Ai tre sono contestati anche i reati di ricettazione, furti di armi, furti in abitazione e incendio. L’attività d’indagine ha permesso di ricostruire diversi reati commessi nel territorio casmeneo e ad Acate da giugno ad agosto 2015.
Gli inquirenti hanno incastrato la banda con pedinamenti, intercettazioni telefoniche ed ambientali.
La polizia ha individuato un quarto componente della banda V.G. comisano di 36 anni, che non è stata colpito dal provvedimento di cattura, solo per i gravi motivi di salute di cui soffre attualmente. Durante le indagini i poliziotti hanno anche trovato monili in oro, armi e munizioni. E’ stato sequestrato anche un fucile a canne mozze con matricola abrasa.